Superbonus 110, come fare

Superbonus 110, nuove regole da Aprile 2023

Tramite il decreto aiuti quater e la Legge di Bilancio 2023 il Governo in carica  ha deciso di ridurre il Superbonus al 90% nel 2023 poiché insostenibile per le casse dello Stato per abbassare gradualmente l’agevolazione nel corso degli anni:
70% nel 2024
65% nel 2025).

Inoltre, l’unità immobiliare che gode del bonus deve essere adibita ad abitazione principale e il contribuente deve avere un reddito ISEE non superiore a 15.000 euro, variabile in base a una sorta di quoziente familiare.

Si è stabilito anche che lo sconto al 110% per il 2023 restasse valido per tutti i lavori già in corso, per chi è in possesso di di Cila (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), per la ricostruzione delle abitazioni situate nei comuni che rientrano nel “cratere sismico” e, fino a marzo, anche per le villette che abbiano completato almeno il 30% dei lavori nell’anno precedente.

Il Governo aveva anche messo uno stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito d’imposta, mantenendo solo la possibilità della detrazione degli importi corrispondenti in fase di dichiarazione dei redditi. Con l’approdo in GU della legge di conversione del decreto cessione crediti, dal 12 aprile 2023 sono entrate in vigore tre nuove regole:

  1. Il Superbonus sulle case unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti, cosiddetto Superbonus villette, è stato prorogato dal 31 marzo al 30 settembre 2023.
  2. Possibilità di inviare le comunicazioni di cessione del credito entro il 30 novembre 2023, per gli accordi ancora non conclusi al 31 marzo 2023, avvalendosi della remissione in bonis.
  3. Possibilità di ripartire il Superbonus spettante per le spese sostenute nel 2022 in 10 quote annuali.

FONTE www.forbes.com/

logo grafico superbonus

News del 17 Febbraio 2023: Superbonus, stop definitivo alla cessione del credito

 

Lo stop vale dal 17 Febbraio, data di entrata in vigore del decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si potrà continuare ad optare per sconto in fattura o cessione del credito per i seguenti interventi:

unifamiliari e abitazioni con ingresso autonomo (a condizione che entro il 16 febbraio 2023 sia stata presentata la Cila)
condomìni (a condizione che entro il 16 febbraio 2023 sia stata adottata la delibera assembleare e presentata la Cila)
demolizione e ricostruzione di edifici (a patto che entro il 16 febbraio 2023 sia stato richiesto il titolo abitativo)
sismabonus acquisti, sulle abitazioni per le quali entro il 16 febbraio 2023 sia stato registrato il contratto preliminare o stipulato il contratto definitivo di compravendita.

 

Cosa è successo il 18 Novembre 2022?
Il Superbonus passa dal 110% al 90%.

 

Il Decreto “Aiuti Quater” pubblicato il 18 Novembre 2022 in Gazzetta Ufficiale stabilisce che il Superbonus 110% cambi scendendo dal 110% al 90% dal 1 Gennaio 2023 sia per i condomìni che per le unifamiliari, con varie eccezioni e casi differenziati. Le novità più rilevanti sono contenute nell’Articolo n.9 e sono:

 

la percentuale di detrazione del superbonus 110% nei prossimi anni diventa:

    • 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022,
    • 90% per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023,
    • 70% per quelle sostenute nell’anno 2024 e
    • 65% per quelle sostenute nell’anno 2025.

Bisognerà fare i conti con almeno 3 casi diversi.

 

CASO n.1

La prima situazione è quella dei soggetti che abbiano completato almeno il 30% dei lavori al 30 settembre. Per loro, finora, c’era tempo fino al 31 dicembre per pagare i lavori ottenendo il 110%; si potrà, invece, arrivare fino al 31 marzo.

 

CASO n.2

Questo scenario è quello in cui vengono svolte spese nelle ultime settimane dell’anno in corso. Per i proprietari è possibile attivare solo Bonus 50% e 65%; il 110% si è bloccato al 30 giugno.

 

CASO n.3

Dal 1 gennaio 2023 ci sarà un terzo scenario delle unifamiliari. Potranno effettuare lavori con detrazione al 90% solo i soggetti che rispettino due requisiti principali: dovranno intervenire sull’abitazione principale e dovranno avere un reddito che, in base al conteggio del quoziente familiare, non superi i 15 mila euro. Altro limite:?saranno ammesse solo le spese effettuate da titolari di diritti reali sull’immobile. Esclusi, quindi, locatari, comodatari e, probabilmente, i conviventi.

 

Il quoziente familiare consiste nel dividere la somma dei redditi del nucleo familiare con un coefficiente calcolato sul numero di componenti. Il contribuente e il coniuge valgono 1 punto, un figlio o familiare valgono 0,5 punti, due familiari 1 punto, tre o più familiari 2 punti. Rispetto all’ISEE, non entra nel calcolo il patrimonio.

 

Infine, c’è l’aspetto della cessione dei crediti. Per gli interventi di Superbonus, i crediti ceduti potranno essere spalmati in dieci anni (ora sono quattro). Questo permette una migliore gestione perché si può contare su una capienza fiscale maggiore. Per le banche si presenta un allungamento dei tempi e un conseguente aumento del costo finanziario delle operazioni, con uno svantaggio per gli utenti.

 

Vedi testo allegato Gazzetta Ufficiale (GU n.270 del 18-11-2022)

Cosa possiamo fare per te

 

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Cosa succedeva prima del 18 Novembre 2022

Superbonus 110 è una detrazione fiscale per specifici lavori di efficientamento energetico e tutela ambientale derivante dalle ristrutturazioni di edifici esistenti. E’ una grande opportunità per migliorare la casa, contenuta nel Decreto Legislativo “Rilancia Italia” del 14 Maggio 2020, trasformato in Legge il 17 Luglio 2020.

 

Superbonus 110% è un credito d’imposta (ripartito in cinque anni) per la riqualificazione energetica e antisismica di un edificio che viene svolta dal 1 Luglio 2020 al 30 Giugno 2022 per i soggetti privati (persone fisiche). Questa scadenza viene prorogata al 31 Dicembre 2022 solo se avranno completato almeno il 30% dei lavori alla data di Giugno 2022.

 

Viene prolungata fino al 2023 la detrazione del 110% per i condomìni e gli edifici di un unico proprietario da due a quattro unità immobiliari, con scaglione di detrazione al 70% nel 2024 e scaglione del 65% nel 2025.

 

La stessa estensione prevista per i condomìni viene prevista anche per i soggetti del terzo settore che già beneficiano del Superbonus.

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infografica SUPEROBONUS tipologia interventi

I lavori agevolati per l’efficientamento energetico

 

Gli interventi agevolati dal Superbonus 110 si distinguono in “interventi trainanti” che sono necessari ed indispensabili per ottenere il beneficio fiscale ed “interventi trainati” che beneficiano della detrazione solo se compiuti in abbinamento ai primi.

 

I lavori trainanti sono di tre tipi:

 

1.
isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate

(cappotto termico, coibentazione del tetto)

 

2.
sostituzione dell’impianto di riscaldamento, climatizzazione

degli edifici nelle parti comuni:

  • impianti centralizzati per il riscaldamento, raffrescamento, fornitura di acqua calda sanitaria
  • caldaie a condensazione
  • impianti a pompa di calore (inclusi impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici  e relativi sistemi di accumulo)
  • impianti di micro-cogenerazione o a collettori solari
  • allaccio a sistemi di teleriscaldamento (…)

La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo della spesa in base alla tipologia d’abitazione e non superiore a:

– € 20.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (fino ad 8 unità)
– € 15.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (oltre 8 unità)

Possono essere ricomprese anche le spese sostenute per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.

 

edifici unifamiliari, unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari e condomìni. Gli edifici plurifamiliari posseduti da un unico proprietario persona fisica sono ammessi – a seguito della legge di Bilancio 2021 – solo se comprendono fino a 4 unità immobiliari, escludendo dal computo le pertinenze. I lavori agevolati:

 

  • impianti per il riscaldamento/raffrescamento/fornitura di acqua calda sanitaria
  • caldaie a condensazione
  • impianti a pompa di calore
  • impianti di micro-cogenerazione o a collettori solari
  • caldaie a biomassa
  • allaccio a sistemi di teleriscaldamento.

Ai fini dell’accesso alla detrazione nella maggior misura del 110% devono rispettare i requisiti minimi fissati dai Decreti e nel loro complesso assicurare il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio o unità immobiliari in edifici plurifamiliari o, se non è possibile il conseguimento della classe energetica più alta.
Vedi anche la nota sugli edifici sottoposti a vincoli.

 

3.
adeguamento sismico

per spese sostenute che comprendono anche la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad uno degli interventi antisismici. (…)

 

Gli interventi trainati sono possibili con detrazione al 110%, solo se contestuali agli interventi di riqualificazione energetica per spese di:

 

– installazione impianti solari e fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo energia
– colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Per questi interventi è previsto un ammontare massimo di spesa pari a € 48.000 e comunque nel limite di spesa di € 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico.

Tutti gli interventi di riqualificazione energetica devono essere svolti con materiali che migliorino di due classi energetiche la precedente classificazione dell’edificio sottoposto a riqualificazione secondo lAttestato di Prestazione Energetica (APE).

Tutti gli interventi, al fine dell’accesso alla detrazione del Superbonus 110 devono rispettare i requisiti minimi fissati dai Decreti previsti dal comma 3-ter dell’Art. 14.

Per beneficiare del 110% occorre sempre l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato (sia per la versione del miglioramento energetico, sia per quella antisismica), che certifichi il rispetto dei requisiti richiesti.

Chi ha diritto al Superbonus 110

 

  • condomìni
  • persone fisiche
  • Istituti Autonomi Case Popolari (IACP)
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • ONLUS, ODV, APS
  • Associazioni e società sportive dilettantistiche (solo immobili adibiti a spogliatoi).

 

Come recuperare la spesa

 

Per tutti gli interventi citati, cioè:

 

  • sostituzione della caldaia
  • impianti per il riscaldamento a pompa di calore
  • impianti con pannelli solari

 

l’Amministrazione Statale restituirà sotto forma di credito d’imposta il 110% della cifra spesa. C’è di più, tramite un accordo siglato con l’impresa fornitrice, è possibile cedere il credito d’imposta, o avere uno sconto in fattura, lasciando all’impresa stessa il compito di recuperare il credito, compreso – ovviamente – il 10% in più del totale.

 

Superbonus sconto in fattura e cessione del credito

La legge di bilancio 2022 ha prorogato la cessione del credito e lo sconto in fattura per il superbonus 110 fino al 31 dicembre 2025. Per gli altri bonus casa la proroga è fino al 31 dicembre 2024.

L’Agenzia delle Entrate ha predisposto un nuovo modello con relative istruzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura.

 

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